Libri
Ecco un elenco largamente incompleto dei miei
libri di narrativa preferiti. Devo aver già affermato altrove in
questa home page la mia predilezione verso la fantascienza e ciò
si ripercuote, come potete vedere, dai titoli delle opere.
Le meraviglie del possibile
Einaudi
Un'antologia di bellissimi racconti scritti da Bradbury, Brown,
Asimov, Heinlein, Sheckley ed altri. Forse è
stato il primo libro di fantascienza che ho letto e non potevo partire
con piede migliore.
Ecco una citazione tratta da un racconto particolarmente famoso:
"Nove volte sette, pensò Shuman con
profonda contentezza, fa sessantatre, e non ho bisogno che me lo venga
a dire una calcolatrice. La calcolatrice ce l'ho nella testa.
E questo gli dava un senso di potenza davvero
esaltante."
Nove volte sette - Isaac Asimov
Ubik
Recentemente ho scoperto i romanzi di P.K.Dick, da
cui sono stati tratti alcuni tra i più famosi film di fantascienza
come Blade Runner e Atto di forza. Ecco un frammento di Ubik,
forse il suo libro più bello:
"-Forse Baltimora esiste solo quando uno di
noi ci va; così il supermercato Clienti Fortunati. Non appena noi
ce ne siamo andati, tutto è scomparso come noi lo ricordiamo. Forse
soltanto noi che abbiamo fatto quel viaggio sulla luna stiamo sperimentando
realmente la verità.-
-Un problema filosofico di nessun significato
o importanza- disse Joe. -E impossibile da provare in qualsiasi modo.-"
Ubik - P.K.Dick
Il nome della rosa
Umberto Eco
Il pendolo di Foucault
Umberto Eco
Ben due libri di Eco sono presenti nella mia personale classifica (e avrebbero
potuto essercene altri, se li avessi letti...), dimostrazione del fatto
che questo autore mi piace un sacco. Leggiamo il pensiero di frate Guglielmo
sulla violenza:
"-Chi ti dice che l'assassino abbia ucciso
Venanzio perché odiava Venanzio? Potrebbe averlo ucciso, in luogo
di chiunque altro, per lasciare un segno, per significare qualcosa d'altro.-
-Omnis mundi creatura quasi liber et scriptura...-
mormorai. -Ma di che segno si tratterebbe?
-Questo è ciò che non so. Ma
non dimentichiamo che ci sono anche segni che sembrano tal e invece sono
privi di senso, come blitiri o bu-ba-baff...-
-Sarebbe atroce,- dissi, -uccidere un uomo
per dire bu-ba-baff!-
-Sarebbe atroce,- commentò Guglielmo,
-uccidere un uomo anche per dire Credo in unum Deum...-"
Il nome della rosa - Umberto
Eco
La grande fuga dell'Ottobre Rosso
Tom Clancy
Ebbene sì, amo la fantapolitica e sono un fan di Clancy,
sebbene ritenga che i suoi libri migliori siano, con poche eccezioni, i
primi (consiglio a tutti Attentato alla corte d'Inghiltetrra e Uragano
rosso).
Il silenzio degli innocenti
Thomas Harris
Il libro e il film omonimo (di Jonhatan Demme) mi sono piaciuti
moltissimo, ecco spiegata la presenza di questo libro in questo elenco.
Avrei potuto inserire anche Drago rosso (ovvero I delitti della
terza luna, a seconda dell'edizione), peccato che non riesca più
a trovare la mia copia! Ah, una curiosità: anche da quest'altro
libro è stato tratto un film: Manhunter - frammenti di un omicidio
per la regia di Brian De Palma.
"-Mentre se ne andava nel buio, sentiva gli
agnelli che gridavano dove c'erano le luci?-
-Non per molto tempo. Erano soltanto dodici.-
-E ancora adesso a volte si sveglia, non è
vero? Si sveglia nel buio e gli agnelli gridano?-
-Qualche volta.-
-Crede che se prendesse Buffalo Bill e se
salvasse Catherine, potrebbe fare in modo che gli agnelli smettessero di
gridare? Crede che si salverebbero anche loro e non si sveglierebbe più
di notte sentendo le loro grida, Clarice?- -Si. Non lo so. Forse.-
-Grazie, Clarice.-"
Il silenzio degli innocenti -
Thomas Harris
Tutti i racconti
H. P. Lovecraft
Come posso scordare questo autore e questa splendida raccolta, divisa in
quattro tomi che lessi avidamente diverso tempo fa? Le storie di Lovecraft
possono essere definite "del terrore", ma sono particolari: di solito si
staccano dagli stereotipi del genere e infondono, nel lettore che voglia
lasciarsi coinvolgere, una sensazione di "terrore cosmico" ben diversa
dal generale "spavento" che può creare un racconto di fantasmi od
un film dell'orrore di Craven. Il sospetto che l'uomo ed il suo mondo siano
una piccola parte del reale, e che quello che non conosciamo farebbe meglio,
per la nostra sanità mentale, a rimanere ignoto, sono le costanti
dei suoi racconti più famosi.
"Quando dico oblio non voglio intendere che
fosse privo di sogni.
Al contrario, la mia latitanza dal mondo reale
era punteggiata di visioni mostruose."
Sotto le piramidi - H. P. Lovecraft
"Perché sappi che la meravigliosa città
d'oro, marmo e meraviglie non è che la somma di ciò che hai
visto e amato in giovinezza... E' lo spendore dei tetti di Boston adagiati
sulla collina e delle finestre occidentali incendiate dal tramonto; della
campagna profumata di fiori e della gran cupola che domina la città
da un'altura, dell'intrico di camini e abbaini nella valle azzurra dove
scorre il fiume Charles attraversato da una moltitudine di ponti... Una
bellezza condensata, modellata, raffinata da anni di ricordi e di sogni,
e che oggi si è incarnata nel tuo paradiso di vaghi tramonti sulla
città collinare. Per trovare la terrazza di marmo dai vasi bizzarri
e il parapetto scolpito, e scendere, finalmente, gli innumerevoli gradini
che portano alla città di piazze e fontane multicolori, non hai
che rivolgerti ai pensieri e alle fantasie della tua nostalgica fanciullezza."
Alla ricerca del misterioso Kadath
- H. P. Lovecraft
Sulla strada
Jack Kerouac
Difficile immaginarmi come un membro della beat generation, vero?
Ed infatti non lo sono. Ciò non toglie che questo libro di Kerouac
sia veramente bello e possa far riflettere anche dopo più di quarant'anni
dalla sua prima pubblicazione. Leggiamo cosa dice Dean con la sua tipica
parlata lucida ed allucinata.
"-E questo non è nemmeno il principio...
e adesso eccoci qua finalmente che stiamo andando insieme verso l'Est,
non siamo mai andati all'Est insieme, Sal, pensaci un pò, andremo
ad esplorare Denver insieme e vedremo quel che fanno tutti quantunque non
ce ne importi granché poiché la questione è che noi
sappiamo cos'è quella COSA e abbiamo la nozione del TEMPO e sappiamo
che tutto procede veramente BENE.- Poi bisbigliò, afferrandosi alla
mia manica, sudando: -Adesso considera un pò questi qua davanti.
Hanno preoccupazioni, contano i chilometri, pensano a dove devono dormire
stanotte, quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno...
e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci. Però hanno
bisogno di preoccuparsi e d'ingannare il tempo con necessità fasulle
o d'altro genere, le loro anime puramente ansiose e piagnucolose non saranno
in pace finché non riusciranno ad agganciarsi a qualche preoccupazione
affermata e provata e una volta che l'avranno trovata assumeranno un'espressione
facciale che le si adatti e l'accompagni, il che, come vedi, è solo
infelicità, e per tutto il tempo questa aleggia intorno a loro ed
essi lo sanno e anche questo li preoccupa senza fine."
Sulla strada - Jack Kerouac
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