Donne...

Ecco una sezione richiesta a gran voce dai miei numerosi fan sparsi per il mondo. Lo so, non è bello parlare delle proprie avventure, ma la mia homepage non sarebbe completa se trascurasse l'aspetto "sociale" della vita. Per forza di cose questa pagina non è completa, ma rappresenta semplicemente un "assaggio" della mia infaticabile carriera di casanova. Eccovi quindi un elenco di donne che hanno la fortuna di poter dire "sono stata con Ricky, WOW!!!!":
Julia Ormond
Conobbi Julia sul set di "Primo Cavaliere", un film con Sean Connery basato sulle gesta di re Artù. Cosa volete insinuare con la frase "nessuno ti ha mai visto in questo film" ? All'inizio il regista mi aveva chiamato per interpretare la parte di Lancillotto, ma poi Sean disse che sul set lo eclissavo con il mio charme ed il mio sex-appeal, così fui sostituito da Richard Gere e fui relegato al ruolo di stuntman per le scene più pericolose (a dire il vero Richard aveva paura di qualsiasi cosa e quindi ero costretto a fare gli straordinari, ma è meglio soprassedere perché non è bello parlare dei difetti altrui). La storia con Julia finì poco dopo le riprese del film, in quanto mal sopportavo il suo carattere troppo sentimentale. Povera piccola, ne fece una malattia. Per fortuna ho saputo che recentemente si è ripresa ed ha ritrovato il sorriso.
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Elizabeth Hurley
Conobbi Elizabeth (o Lizzy, come la chiamavo io) all'epoca del famoso scandalo del suo fidanzato Hugh Grant e della prostituta Divine. Le cose non andarono esattamente come raccontarono i giornali ed io fui molto danneggiato da quella vicenda. Dovete sapere che da molto tempo oramai Lizzy e Hugh erano ai ferri corti (lei infatti era perfettamente al corrente delle "scappatelle" del fidanzato e non faceva una piega) ed io ne avevo approfittato, prendendo il posto di lui nel suo cuore (ben più degnamente, lasciatemelo dire, conosco alcuni retroscena che non fanno molto onore al signor Grant e che taccio solo perché sono gentiluomo ...). Purtroppo dopo lo scandalo lei finse di essere ferita nel suo orgoglio di donna e mi lasciò, fiutando la possibilità di una bella pubbilcità. Ebbe ragione, infatti ora Lizzy è lanciata nel mondo del cinema, il suo fidanzato(!) Hugh pure, ma io non me la prendo, so anche perdere di tanto in tanto, basta che non diventi un'abitudine!
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Linda Hamilton
Conobbi Linda Hamilton (Hammy per gli amici intimi) durante le riprese del film "Terminator Vs Godzilla", un kolossal da duecento miliardi diretto dal marito di Linda: James Cameron. La nostra storia incontrò subito molte difficoltà, infatti scambiare tenere effusioni e romantici baci con una donna mentre lavori per il marito non è esattamente una situazione tranquilla, ma non sono certo diventato il seduttore che sono oggi arrendendomi di fronte a qualche piccola difficoltà! Purtroppo la nostra relazione non era favorita dal copione: io, infatti, dovevo impersonare Godzilla, mentre lei la mamma del Terminator, tuttavia riuscii a convincere Cameron a inserire più scene in cui potessimo incontrarci e, addirittura, a modificare il copione per prevedere una storia d'amore tra i nostri personaggi, asserendo che questo avrebbe aggiunto spessore psicologico al film. Il regista si lasciava guidare da me come un bambino e, fosse stato per il sottoscritto, le riprese del film sarebbero durate all'infinito; purtroppo la casa di produzione, spazientita per i lunghissimi tempi delle riprese, volle controllare lo sviluppo della pellicola. Non l'avesse mai fatto! Il film, grazie ai miei suggerimenti, era diventato una schifezza immonda ed i produttori ritirarono immediatamente i loro capitali. Mi dispiace per Cameron e sono contento di sapere che recentemente si sia ripreso grazie al film "Titanic". Ah, dimenticavo, la storia con Hammy finì con le riprese del film e per lei fu un vero shock. Come saprete, infatti, Linda ha lasciato il marito ed è scappata con una donna. Non so se avete capito il suo dramma, ma la poveretta non poteva più sopportare di stare con un altro uomo dopo di me. Purtoppo il fascino, quando è posseduto in quantità così elevate, come nel mio caso, può anche mietere vittime. La foto si riferisce ad un nostro momento di spensierata felicità, quando, per compiacerla, interpretavo la parte della Bestia e lei della Bella, come in una famosa serie TV che la vedeva protagonista.
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Emmanuelle Beart
Conobbi "Manu" durante le riprese del film "Un cuore in inverno", in cui io interpretavo la parte di un giocoliere pasticcione travestito da spia della CIA (o viceversa, non ricordo molto bene...), parte che, purtroppo, venne tagliata durante la post produzione perché non c'entrava un tubo con il resto del film. Io l'avevo detto al regista, ma lui insisteva che questo tocco di nonsense avrebbe giovato alla trama. Gli argomenti ben più "persuasivi" della casa di produzione lo portarono alle mie stesse conclusioni. Ah, se mi avesse dato retta! Avrebbe evitato di fare la figura del cioccolatino. Ma torniamo a Manu: donna dolcissima e sofisticata, era molto esigente con me, ma sapeva ricambiare in affetto ed attenzioni più di quanto le venisse dato. Il nostro fu un idillio perfetto: avevamo numerosi interessi in comune e le poche divergenze d'opinione non facevano altro che rendere più prezioso il nostro rapporto, così come il sale insaporisce una pietanza rendendola più gustosa. Dovevo immaginare che qualcosa sarebbe andato storto, prima o poi, e che qualcuna delle nostre "divergenze" ci avrebbe portato ad una rottura, ma a prima vista sembrava impossibile anche solo concepire un'idea del genere, come affermavano d'altronde anche i suoi amici, che non facevano che ripetere quanto stessimo bene insieme. Come potevo pensare che l'estate del novantotto avrebbe sancito la fine del nostro amore ? Non avete ancora capito ? Con i mondiali di calcio la mia Manu si era trasformata: da donna raffinata e chic era diventata una hooligan vociante e scalmanata ed io soffrivo nel vederla così mutata, confortato solo dal fatto che presto la sua squadra, la Francia, sarebbe stata eliminata dalla competizione e tutto sarebbe tornato alla normalità. Ma ai quarti di finale accadde l'irreparabile: la Francia vinse ai rigori (e, successivamente, si aggiudicò la coppa del mondo), mentre l'Italia venne sconfitta. Emmanuelle era addirittura fuori di se, gridò qualche oscenità all'indirizzo dell'Italia e dei suoi abitanti (me compreso) e si produsse in una serie di insulti e di gesti che avrebbero fatto arrossire uno scaricatore di porto marsigliese. La misura era stata colmata: non potevo certo accettare un affronto del genere, così dopo i mondiali la lasciai, anche se, sbollita l'eccitazione, Manu si era pentita di quanto aveva fatto e, piangendo, mi implorava di restare. Non potei: i mondiali avevano creato un solco troppo profondo tra di noi ed ogni riconciliazione era impossibile. Più delle differenze di cultura e delle distanze che ci separavano poterono il "genio" di Zidane e l'incapacità di Albertini.
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Liv Tyler
Ah, Liv! (che anch'io chiamavo Liv perché il nome è già abbastanza corto...), una donna piena di energia e voglia di vivere che conobbi sul set di "Io ballo sola", il film del mio amico Bernie (Bertolucci, per chi non l'avesse capito...). Bernie me lo disse una volta: "Ricky, Liv non è felice, le manca qualcosa... pensaci tu, per favore, altrimenti il film non va avanti!". Come si fa a dire di no ad un amico? Così mi misi d'impegno per risollevare il morale alla povera Liv: la portai fuori a cena, la feci fare delle lunghe passeggiate, un pò di shopping (quando le donne sono depresse lo shopping fa sempre bene) ed altre amenità. Purtroppo riuscii fin troppo bene nel mio incarico e accadde che la piccola Liv si innamorò di me. Io non sono un approfittatore e cercai di distoglierla da quella che poteva essere solo una infatuazione, ma Liv era tenacissima e più le spiegavo che non poteva esserci nulla di serio fra di noi più si intestardiva e mi copriva di imbarazzanti attenzioni. Inoltre Bernie era infuriato con me ora che Liv non si presentava più sul set e passava il tempo sospirando e scorticando innocenti margherite.Vi chiederete sicuramente come un uomo della mia finezza sia riuscito ad uscire da questa impasse, vero ? Ebbene la soluzione più efficace era anche la più semplice: accettare la sua corte e fingere di corrispondere il suo amore. Dopo qualche tempo la sua "cotta" passò così come era venuta ed io potei tornare alle mie occupazioni (cioé fare nulla, che credete?). In cambio di questo mio piccolo sacrificio Liv tornò l'attrice brillante e promettente che era ed il film poté essere ultimato. Vi è piaciuto "Io ballo sola" ? Non per essere immodesto, ma parte del merito è anche mia.
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